I Tumori In Età Pediatrica In Trentino: Realtà E Prospettive

Pubblicato il 10 Dicembre 2012

Convegno

La LILT - Sezione Provinciale di Trento e l’ARMET (Associazione di Ricerca Medica Trentina) organizzano per la mattinata di sabato 15 dicembre un convegno sui tumori dell’infanzia dal titolo “I tumori in età pediatrica in Trentino: realtà e prospettive”, che approfondisce la tematica dal punto di visto della diagnosi, della terapia e della ricerca partendo da un’analisi epidemiologica.

I tumori dell'età pediatrica e dell'adolescenza rappresentano un impegno socio-sanitario significativo, sia per la peculiarità del paziente, sia per la complessità dei trattamenti oncologici che devono essere somministrati. In questa fascia d'età si evidenzia un tasso di incidenza di 120-130 nuovi casi/anno/ per 1.000.000 soggetti, per cui ci possiamo attendere ogni anno in Italia 1500-1800 nuovi casi di neoplasie maligne. Più di metà dei casi è costituita da leucemie seguita e tumori del sistema nervoso centrale seguita dai sarcomi, dai linfomi, neuroblastoma, tumore di Wilms ecc.

Negli ultimi venti anni si sono succeduti grossi cambiamenti per quanto riguarda la terapia oncologica pediatrica. L’obiettivo dei moderni protocolli è di arrivare alla cura del tumore al momento della prima presentazione integrando chirurgia, radioterapia e chemioterapia. Questo approccio ha portato ad un netto miglioramento della sopravvivenza negli ultimi 50 anni con sopravvivenze migliorate globalmente dal 30% al 70% a 5 anni dalla diagnosi. La peculiarità del bambino dovuta alla crescita di organi e tessuti durante lo sviluppo lo rende particolarmente suscettibile a tutti quegli agenti (terapie, farmaci e radiazioni) che possono interferire negativamente con l’armonioso sviluppo dell’organismo infantile. Essendo il bambino un essere in continuo sviluppo, oncologia medica e radioterapia ci si trovano frequentemente di fronte al problema di somministrare farmaci ed erogare dosi di radiazioni potenzialmente dannose per un organismo in fase di crescita. Tanto più che chirurgia e anche radioterapia necessitano spesso di un intervento anestesiologico anch’esso potenzialmente tossico.
Dal punto di vista terapeutico segnaliamo poi il recente impegno dell’Unità Operativa di Protonterapia dell’APSS e dell’ATREP che sta studiando nuove possibilità di cura utilizzando i protoni che in questi pazienti forniranno un grande aiuto. Ciò grazie alla documentata capacità di risparmio dei tessuti sani durante l’irradiazione che fa dei protoni un’arma terapeutica emergente ed in continuo sviluppo in questa branca oncologica. In questo percorso terapeutico bambini e le famiglie vanno seguiti da specialisti dei Servizi di Psicologia con l'obiettivo di fornire un approccio il più completo possibile. Un numero sempre maggiore di bambini colpiti da tumore una volta curato diventerà adulto ed un rientro equilibrato nella vita di tutti i giorni sarà tanto più possibile, quanto più questi soggetti e le loro famiglie saranno stati aiutati a superare il difficile periodo della malattia.