La LILT membro del Comitato di Sorveglianza del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027

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Con Decreto del Segretario Generale n.50 del 28 dicembre 2022 è stato istituito il Comitato di Sorveglianza del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027 e, con Decreto del 30 gennaio 2023 è stata modificata la composizione dello stesso.

Il Comitato è presieduto dal Segretario Generale del Ministero della salute o, in caso di assenza o impedimento, dall’Autorità di Gestione del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027.

Sono membri effettivi del Comitato, con diritto di voto, i rappresentanti designati dalle Amministrazioni, Enti e Organismi indicati nell’Allegato del decreto, che hanno partecipato alla preparazione dei programmi e mirano a promuovere la parità tra uomini e donne e la non discriminazione.

L'obiettivo del Comitato è quello di rafforzare i servizi sanitari e socio-sanitari nel Paese e di renderne più equo l’accesso tramite le risorse del Fondo Sociale Europeo Plus e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e mira a favorire l’accesso ai servizi delle fasce della popolazione in condizioni di vulnerabilità nelle 7 Regioni del Mezzogiorno, che hanno maggiori difficoltà ad erogare le prestazioni di assistenza sanitaria. 

Il Programma individua quattro aree di intervento: 

  • Contrastare la povertà sanitaria; 
  • Prendersi cura della salute mentale; 
  • Il genere al centro della cura; 
  • Maggiore copertura per gli screening oncologici. 

 

La priorità 1: “Servizi sanitari più equi ed inclusivi” è finalizzata al raggiungimento di più obiettivi, uno dei quali l’Obiettivo strategico ESO4.11 “Migliorare l'accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili, compresi i servizi che promuovono l'accesso agli alloggi e all'assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario; modernizzare i sistemi di protezione sociale, anche promuovendone l'accesso e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l'accessibilità l'efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità (FSE+)” ha tra gli interventi quello di raggiungere una Maggiore copertura degli screening oncologici

L’area di intervento, riferita in particolare ai 3 programmi di screening organizzati - cancro mammella, collo dell'utero e colon-retto - mira ad ampliare la base delle persone che vi aderiscono, facendo emergere anche gli individui che sfuggono all’invito da parte delle ASL e quelli che, pur invitati, non aderiscono. Tale seconda fattispecie è spesso legata sia a una scarsa propensione ad aderire a iniziative di prevenzione sanitaria (talora a causa di un basso livello di istruzione anche per le persone straniere residenti sulle quali agiscono determinanti socio-culturali sfavorevoli e la scarsa familiarità con iniziative di medicina preventiva), sia alla difficoltà a raggiungere i punti di screening per la distanza dall’abitazione o per la difficoltà dei collegamenti. Pertanto, è prevista un’azione di rafforzamento della capacità dei servizi di screening, volta ad ampliare l’offerta di punti di screening oncologici e allargare la platea di partecipanti, attraverso la modellizzazione di nuovi percorsi, la promozione di modalità comunicative efficaci ai fini di una maggiore adesione ai programmi e l’adeguamento delle competenze del personale. Tramite la collaborazione tra ETS, servizi sociali dei Comuni, personale sanitario e amministrativo di ASL verranno individuate metodologie e strumenti per l’integrazione e l’aggiornamento continuo delle liste anagrafiche degli inviti nonché per il miglioramento dell’organizzazione dei servizi di screening. Per detta finalità verranno anche utilizzate le analisi dei bisogni sviluppate per l’area Contrastare la povertà sanitaria

La prima seduta del comitato è stata convocata per il 7 febbraio alle 10,30 presso la Sede del Ministero della Salute in Viale G. Ribotta, 5.