UN ESAME DEL SANGUE PER PREVENIRE IL TUMORE DEL POLMONE

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Con circa 40.000 decessi ogni anno, nel nostro Paese il tumore del polmone è la prima causa di morte per neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne.

L’elevata mortalità è dovuta al fatto che individuarlo precocemente è molto difficile e, nella maggior parte dei casi, la patologia viene diagnosticata in fase ormai avanzata.

I ricercatori dell’Md Anderson Medical Center di Huston, Texas, hanno tuttavia individuato un nuovo metodo diagnostico capace di identificare in anticipo i soggetti con maggiore probabilità di sviluppare il tumore del polmone.

Attraverso una biopsia liquida combinata con un modello di valutazione della storia personale dell’individuo interessato (anni di esposizione al fumo di sigaretta, sia attiva che passiva) sarà infatti possibile individuare i soggetti maggiormente a rischio e sottoporli a screening.

Il test si basa in prima istanza su un prelievo di sangue che prevede una valutazione personalizzata di 4 marcatori chiave e viene associato ad un modello predittivo (chiamato PLCOm2012) che tiene conto dell’età del soggetto e degli anni di dipendenza dal fumo.

Lo studio mostra per la prima volta come un semplice esame del sangue possa essere utile per determinare chi dovrebbe sottoporsi a screening per il tumore del polmone, riducendo drasticamente le possibilità di una diagnosi tardiva.

Una diagnosi precoce che fa leva sulla prevenzione, ma che, come ricorda sempre la LILT, non deve mai essere disgiunta da un sano e corretto stile di vita che eviti il fumo di sigaretta.