UN ACCELERATORE DI PARTICELLE PER CURARE I TUMORI

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Particelle a 200mila km al secondo per curare i tumori. È già realtà al Centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia, dove le patologie tumorali vengono trattate dal 2014 utilizzando protoni e ioni di carbonio.

L’enorme struttura è composta da una sala che ospita il sincrotrone, un macchinario di circa 25 metri di diametro e 80 di circonferenza che racchiude una serie di magneti, e un acceleratore lineare.

Unico in Italia e nel mondo a fare uso di questa tecnologia per la cura dei tumori, il Cnao tratta una cinquantina di persone ogni giorno e oggi sta progettando di aprire nuove sale per il trattamento dei pazienti oncologici, anche attraverso il ricorso a nuove sorgenti di particelle.

Protoni e ioni di carbonio, ma anche elio, ossigeno e ioni di materiali più pesanti. Queste le molecole che saranno studiate per rendere l’adroterapia (la terapia anticancro che utilizza gli adroni, ossia le componenti atomiche diverse da elettroni e fotoni) ancora più personalizzata ed efficace per ciascun paziente.

In campo c’è già un progetto: l’installazione di un acceleratore di minore portata, che ruoterà intorno al paziente consentendo di colpire il tumore da ogni direzione, utilizzando solo protoni.

Ma anche i neutroni sono allo studio. Un tempo gli unici impianti che potessero utilizzare queste particelle erano i reattori nucleari. Oggi però, questa tecnologia si è sviluppata a tal punto da essere in grado di produrre fasci molto intensi di neutroni anche mediante acceleratori più compatti. Ed è stata messa al servizio della salute umana.

La specializzazione del Centro nazionale di adroterapia oncologica sono i tumori rari e le previsioni di implementare tecniche, trattamenti e tecnologie rappresentano una speranza concreta per i pazienti oncologici di tutto il mondo.