Risorsa inestimabile per il Pianeta, il regno animale non smette mai di stupirci con i propri segreti, che spesso si rivelano essere preziosi alleati della salute umana.
È il caso delle formiche, le cui formidabili capacità olfattive potrebbero essere messe al servizio della prevenzione oncologica, come suggerisce un recente studio congiunto di Cnrs, Università Sorbonne, Istituto Curie e Inserm.
I ricercatori si sono concentrati su una particolare specie di formica, conosciuta come Fusca, scoprendo come questo insetto sociale sia in grado di individuare l’odore delle cellule tumorali all’interno di un corpo malato, distinguendole da quelle sane.
Dopo pochi minuti di addestramento, infatti, i piccoli imenotteri imparano a riconoscere con estrema facilità la presenza di cellule cancerose, memorizzandone l’odore e incamerando l’informazione per lungo tempo.
Nel corso dell’indagine, 36 formiche sono state sottoposte a tre differenti test durante i quali l’odore di cellule tumorali umane è stato associato a un premio consistente in sostanza zuccherina. La velocità di reazione degli insetti è via via aumentata, dimostrandone le capacità di apprendimento. La conferma è poi avvenuta a seguito di successive prove di memoria, quando le formiche hanno individuato i campioni di cellule anche in assenza di ricompensa.
Ciò è possibile grazie al metabolismo alterato delle cellule tumorali, il quale produce composti organici volatili in grado di fungere da biomarcatori del cancro, individuabili dalla sviluppata sensibilità olfattiva di alcuni animali. Anche i cani, ad esempio, potrebbero scovare le cellule cancerose tramite l’olfatto, ma il loro addestramento sarebbe lungo e costoso; le formiche, invece, pur avendo un olfatto altrettanto sviluppato, possono essere addestrate rapidamente e a costo zero.
Questa scoperta apre nuove strade alla messa a punto di test per la diagnosi precoce dei tumori, che facendo leva su una metodologia di tale impronta, potrebbero essere celeri, poco invasivi e poco costosi.