GLIOMA PEDIATRICO: SCOPERTO IL PRIMO BIOMARKER

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Un nuovo studio, coordinato dal Dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma, ha indagato per la prima volta i gliomi pediatrici a basso grado di malignità, individuando un biomarker in grado di predire la progressione tumorale a seguito della rimozione chirurgica.

I gliomi sono tumori della glia, ossia le cellule del sistema nervoso che svolgono una funzione essenziale di sostegno ai neuroni, e si presentano con maggiore frequenza in età pediatrica. Si tratta di una forma cancerosa a basso grado di malignità, curabile con asportazione chirurgica.

Tuttavia, nei casi in cui l’intervento non risulti risolutivo della patologia, l’assenza di biomarcatori non consente di prevedere in quali pazienti possano verificarsi ricadute e progressioni post-operatorie.

Da qui l’importanza della scoperta: un biomarker in grado di identificare i pazienti a rischio progressione consentendo al personale medico di sottoporre solamente gli individui che effettivamente necessitano di trattamenti ulteriori a terapie più aggressive, evitandole ai piccoli che invece non ne hanno bisogno.

La ricerca risulta tanto più importante se si considera l’ambito di sviluppo del glioma: il sistema nervoso. Infatti terapie eccessive potrebbero avere conseguenze importanti a livello neurocognitivo.

L’effettiva utilità del biomarcatore scoperto dal team di ricerca necessita di ulteriori conferme, ma ciò che risulta chiaro fin d’ora è che si tratta di un promettente punto di partenza per una definizione sempre più personalizzata delle cure mediche e della medicina di precisione.