Quasi al termine la sperimentazione su 600 pazienti.
Un recente studio sta portando a termine con successo la sperimentazione di un nuovo farmaco immunoterapico in grado di contrastare uno dei tumori più diffusi tra le donne: il carcinoma della cervice uterina. Con più di 2.000 nuove diagnosi nel 2020, questa neoplasia colpisce le giovani donne sotto i 50 anni di età e solamente il 68% dei casi totali sopravvive dopo la diagnosi. Nonostante la possibilità di prevenirlo attraverso esami come il Pap-Test o il più recente HPV-Dna Test, la percentuale di fatalità dimostra che ancora troppe donne non sfruttano a pieno la diagnosi precoce per individuare e sconfiggere il tumore prima che questo si aggravi. È infatti noto che il tumore della cervice uterina scoperto al primo stadio può essere curato con successo, mentre se diagnosticato troppo tardi non vi è alcuna terapia standard per combatterlo se non la chemioterapia. In questo contesto si inserisce un nuovo spiraglio per i casi in stadio avanzato: uno studio di fase tre, ovvero l’ultimo step prima dell’approvazione del medicinale, sta sperimentando un anticorpo su 600 donne con età media di 51 anni che sembra essere in grado di migliorare la sopravvivenza e ridurre il rischio di fatalità rispetto ai trattamenti chemioterapici. Le evidenze scientifiche e gli esiti positivi della sperimentazione lasciano ben sperare per l’introduzione di una nuova terapia in grado di curare il carcinoma della cervice uterina, anche negli stadi più gravi e avanzati.