PASSI AVANTI NEL TRATTAMENTO DEL TUMORE AL FEGATO

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L’opzione del trapianto 

Fino a pochi anni fa il trapianto al fegato non era un’opzione percorribile per tanti pazienti affetti da tumore a questo organo: ad esempio, non potevano accedervi malati con cancro metastatico e con masse superiori a 5 cm o ancora con oltre 3 lesioni superiori a 3 cm. In tempi più recenti, grazie anche al miglioramento dell’efficacia delle terapie per la regressione dei tumori, il protocollo è cambiato, ampliando i parametri per l’accesso ai trapianti, tanto che è notizia proprio di questi giorni quella di un uomo con metastasi al fegato, conseguenza di un cancro al colon-retto, che è stato sottoposto al Niguarda di Milano proprio a un trapianto epatico. Si tratta dunque di un caso relativamente raro ma che certamente apre allo sviluppo di nuovi scenari, offrendo speranza di guarigione a persone che fino agli anni ’90 non ne avrebbero avuto neppure la prospettiva. Naturalmente quello della scienza è un percorso complesso e progressivo, che richiederà attenta analisi di un’ampia casistica e delle relative esperienze di follow up, ma in questo quadro è molto incoraggiante ciò che nel giro di una decennio si è riusciti a ottenere: la sinergia tra miglioramento delle terapie, affinamento delle analisi genetiche e molecolari, unite alla chirurgia d’avanguardia, hanno concretamente contribuito alla sopravvivenza di molti pazienti.