Anche il fumo passivo espone al rischio di tumori orali

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Lo dimostra una ricerca condotta in 192 Paesi.

Essere non fumatori non basta: un recente studio ha messo in luce gli effetti negativi sulle persone colpite dal fumo passivo, ovvero che inalano involontariamente il fumo proveniente da sigarette, pipe o sigari di altri individui.

Per questi il rischio di tumore orale è di gran lunga maggiore rispetto a chi non è mai esposto al fumo, in particolare aumenta la possibilità di contrarre il cancro delle labbra, della cavità orale e dell’orofaringe, che rappresentano più di 400 mila nuovi casi e 200 mila decessi ogni anno in tutto il mondo.

La ricerca che ha studiato nel dettaglio il fumo passivo e i suoi effetti in 192 Paesi tra cui l’Asia, l’Europa, il Nord America e l’America Latina, si basa sui risultati di altre 5 ricerche pregresse che hanno coinvolto un campione di 6.977 persone, di cui una metà esposte al fumo e l’altra metà no. I dati raccolti hanno dimostrato un’evidenza importante: chi inala fumo passivo per un periodo superiore ai 10 anni, ha una percentuale di rischio di contrarre un tumore orale del 51%. Anche se da tempo gli esperti lanciano l’allarme, il fumo passivo continua a essere un fattore di rischio ancora sottovalutato da molti. Grazie a ricerche come questa che dimostrano la sua fatalità, ci si aspetta che in futuro verrà sempre più regolamentato da linee guida e politiche di controllo che tutelino la salute pubblica.