Anche bere alcol con moderazione può comportare un rischio

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Uno studio dimostra che il 4% dei tumori è riconducibile all’alcol

 

La probabilità di sviluppare un tumore all’esofago, al seno o al fegato è alta per i grandi bevitori di alcol, ma anche per chi ne fa un uso più moderato. Lo dimostra una ricerca basata sui dati raccolti dal 2010 al 2020: il 4% delle nuove diagnosi di tumore può essere attribuito all’alcol. Gli autori della ricerca confermano che l’unico modo per non correre rischi è non assumere alcol, sfatando il falso mito per cui un bicchiere di vino al giorno è salutare e, anzi, completa una dieta sana ed equilibrata. Dal confronto dei dati raccolti, nel 2020 sono state 741mila le nuove diagnosi e i soggetti più a rischio sono i “bevitori forti” che consumano circa 6 drink al giorno, seguiti dai “bevitori ai rischio” ovvero chi beve dai 2 ai 6 bicchieri al giorno. I risultati hanno evidenziato che il “consumo moderato” ha causato quasi il 14% delle nuove diagnosi e che 41mila casi di cancro sono attribuibili ai “consumatori leggeri” che consumano meno di un bicchiere al giorno. Infine, è emerso che la percentuale più alta di tumori legati all’alcol è stata riscontrata tra gli uomini appartenenti alla categoria dei “bevitori ai rischio”. Nonostante le importanti considerazioni fatte dai ricercatori, va sottolineato che lo studio non deve essere considerato come una verità assoluta, in quanto è stato realizzato a livello di popolazione e non tiene conto dei fattori di rischio individuali, genetici o ambientali come l’obesità, il fumo o lo stile di vita in generale.