La vaccinazione antinfluenzale per i pazienti oncologici.

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Efficace e altamente raccomandato a chi sta affrontando la malattia.

Un’importante ricerca italiana presentata durante il Congresso della European Scientific Working Group on Influenza (ESWI Conference) ha dimostrato che il vaccino antinfluenzale riduce i fattori di rischio per tutti i malati oncologici, anche quelli in stadio avanzato in cura con una immunoterapia. Lo studio riguarda 1200 pazienti italiani con tumori al polmone e di altri tipi, come quello del rene e il melanoma, tra ottobre 2019 e gennaio 2020. È stato individuato il numero di pazienti che ha contratto l’influenza stagionale e il tipo di decorso che hanno avuto i vaccinati contro i non-vaccinati. I risultati parlano chiaro: la vaccinazione antinfluenzale non ha prevenuto il contagio, ma ha diminuito le complicanze che si possono scatenare nei soggetti affetti da una patologia oncologica, queste infatti si sono verificate nel 12,8% dei vaccinati e nel 40,9% dei non vaccinati. Tra i pazienti vaccinati ricoverati in ospedale la letalità è stata nulla, rispetto al 4,5% registrato tra i non vaccinati. È ormai evidente come la somministrazione del vaccino sia di fondamentale importanza per i malati, in particolare per tutti i pazienti oncologici che, a causa della loro delicata condizione clinica, rientrano tra i possibili soggetti a rischio.