European Cancer Legues Leghe Europee contro il Cancro e per l’Italia, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), celebrano i 40 anni di riduzione dell’impatto del cancro sulla vita delle persone

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Il Prof. Sakari Karjalainen, Presidente dell'European Cancer Legues Leghe Europee contro il Cancro e per l’Italia, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), celebrano i 40 anni di riduzione dell’impatto del cancro sulla vita delle persone.
L’ECL stata fondata a Roma da 14 importanti Leghe e 21 noti esperti di cancro nel 1980, per combattere contro una malattia che era considerata una condanna a morte. Il cancro non conosce infatti confini ed è implacabile.

“E’ stata una nostra determinazione collettiva combatterlo – afferma il presidente nazionale LILT prof. Francesco Schittulli – visto che negli anni ’80 si prevedeva che la mortalità per cancro sarebbe cresciuta ben oltre il 2000. Oggi i tassi di mortalità in Europa diminuiscono, soprattutto grazie alla Prevenzione”.

I componenti l’ECL sono la principale risorsa pubblica per il controllo del cancro con corrette informazioni e offerte di servizi. Condividere l’ambizione di eliminare il cancro è ciò che accomuna i Paesi europei aderenti all’ECL, attraverso azioni di sostegno anche dei pazienti e dei loro familiari.
In 40 anni di esistenza, l’ECL è cresciuta in risultati e leadership ed il controllo del cancro in Europa oggi è dovuto alla collaborazione anche con la Organizzazione Mondiale della Sanità. l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, la Commissione ed il Parlamento Europeo.
Il cofinanziamento dell’Unione Europea ha permesso all’ECL di intensificare il lavoro, soprattutto nell’influenzare le strategie politiche e la sensibilizzazione alla prevenzione attraverso il “Codice contro i cancro”, incoraggiando gli ambasciatori della gioventù a migliorare la diffusione tra i giovani e potenziare opportunità di networking per le Leghe europee, condividendo le migliori pratiche e collaborando in modo più efficiente, soprattutto per ridurre disuguaglianze socio-sanitarie.

“Nei prossimi 20 anni, cercheremo – ha detto Schittulli - di metterci fuori gioco, perché la nostra visione non è altro che un futuro senza cancro, sapendo che il cancro è un insieme di malattie legate in particolare all'ambiente. Ecco perché la prevenzione è la cura migliore. Il cancro è un problema di disuguaglianza sanitaria che non può essere risolto solo dal settore sanitario. Con la notevole quantità di dati e di competenze in tutto il continente – ha concluso il Prof. Schittulli – dobbiamo prodigarci incoraggiando tutti i Paesi a intensificare il loro impegno nell’ambito della Prevenzione, rafforzando il ruolo delle organizzazioni più rappresentative.