Consulta Femminile Nazionale Lilt

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Il 7 novembre si è insediata ufficialmente, presso la Sede Centrale, la Consulta nazionale femminile LILT composta dalla Sen. Mariapia Garavaglia, già ministro della salute, Livia Azzariti, medico e conduttrice TV, Donatella Paganini, manager settore sanitario, Daniela Martini, medico, Ilaria Malvezzi, LILT Sezione di Milano. 
Il Presidente Schittulli ha accolto ed invitato le componenti a stimolare e, soprattutto, ad assumere iniziative autonome fornendo proposte sia per le campagne istituzionali che per i progetti in cui la Lilt è impegnata. La Consulta è composta, volutamente, da soggetti esterni alla Lilt, ad eccezione della dott.a Ilaria Malvezzi, nome e volto storico della Lilt di Milano, proprio per poter svolgere un ruolo terzo, non condizionato, costruttivo e critico, con particolare attenzione al target delle giovanissime donne.
Il ruolo di coordinatrice è affidato alla sen. Garavaglia, che si occuperà delle Relazioni Istituzionali.
"L'attenzione della Lilt alla prevenzione ed alla promozione di una cultura amica soprattutto delle donne, ma non solo, tende a far riferimento prioritariamente alle giovani donne. Il nuovo gruppo si incaricherà di proporre progetti per ottenere tali obiettivi".
Daniela Martini, da medico di base avrà il compito di raccogliere e rappresentare alla Consulta le istanze delle famiglie, dei cittadini, dei pazienti.
Donatella Paganini, manager della sanità accreditata, è significativamente coinvolta nelle patologie di genere, essendo responsabile, tra l'altro, della clinica Santa Famiglia women hospital. All'interno della Consulta si occuperà di progettazione e Relazioni Esterne.
Livia Azzariti, invece, sarà l'interfaccia con i media. La Consulta dovrà rappresentare per la Lilt un laboratorio di pensieri, proposte, pareri per tutto ciò che riguarda la prevenzione oncologica di genere - precisa il direttore generale, dott. Noto - attuando una collaborazione orientata verso la Sede Nazionale, per essere poi ampliata e resa operativa presso le sezioni provinciali.
Mission ed obiettivi sono stati dunque tracciati e condivisi da tutte le componenti che metteranno al primo posto nel loro programma di lavoro iniziative rivolte alle giovanissime, incidendo nelle loro abitudini e trattando tutte le problematiche relative alla salute delle donne italiane ma anche appartenenti alle tante comunità straniere presenti nel Paese (fertilità, vaccini, genitorialità consapevole, seno.)