La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Associazione Provinciale di Brescia è consapevole che la ricerca biomedica possa generare nel tempo nuove modalità di prevenzione primaria, secondaria e terziaria ai tumori. In occasione della celebrazione del centenario della LILT, costituita a livello nazionale nel 1922 e qui a Brescia nel 1935, il Consiglio Direttivo della LILT guidato dalla Presidente Agnese Dagani ha erogato un contributo di 10000 euro a favore dello studio multicentrico miRHCC coordinato a livello sperimentale e clinico rispettivamente dalla Professoressa Giuseppina De Petro, Docente di Biologia Applicata del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale (DMMT) e dal Professor Nazario Portolani, Docente di Chirurgia Generale del Dipartimento di Scienze cliniche e sperimentali (DSCS) dell’Università degli studi di Brescia. Questa ricerca è volta allo studio di trascritti non-codificanti (ncRNA), principalmente microRNA, tissutali e circolanti nel carcinoma epatocellulare, HCC, per la validazione di marcatori biomolecolari a valenza diagnostica e prognostica con una tecnologia molto innovativa quale la droplet digital PCR (ddPCR). Tale studio potrà generare dati utili per una diagnosi precoce ed una caratterizzazione molecolare dell’HCC. L’impegno della LILT di Brescia è quotidiano ed instancabile su tutto il territorio per diffondere la cultura della prevenzione e della salute ed è al fianco dei ricercatori e dei clinici che si dedicano alla ricerca biomedica in ambito oncologico. Questo studio riguarda il carcinoma epa-tocellulare, HCC, il maggiore tumore epatico, particolarmente frequente a Brescia e nella sua Provincia rispetto ad altre aree italiane; le persone arrivano spesso tardi alla diagnosi e così le opzioni terapeutiche sono esigue e scarsamente efficaci per un lungo tempo di sopravvivenza del paziente. Quando si diagnostica più precocemente tale tipo di tumore e le condizioni del paziente lo consentono, allora la resezione chirurgica lascia al paziente un tempo più lungo di sopravvivenza libera da malattia fino al momento di una recidiva/ricaduta di malattia sempre nel fegato oppure fino al momento di una fase di metastatizzazione in altri organi. Per tutte le varie fasi sarebbe utile avere a disposizione alcuni biomarcatori molecolari circolanti o tissutali che contribuiscano alla realizzazione di trattamenti terapeutici personalizzati e di precisione per ogni paziente con HCC. Lo studio multicentrico per la validazione di microRNA biomarcatori già identificati dal team multidisciplinare rientra nell’ambito della medicina traslazionale volta all’utilizzo anche di biomarcatori molecolari di malattia per la realizzazione di trattamenti terapeutici personalizzati e di precisione. Nel sito https://www.ats-brescia.it/incidenza-e-mortalita-per-tumori sono riportati i dati precisi di incidenza tumorale relativi al periodo pre-pandemico 1999-2015; 814 casi di tumori epatici in media per anno in una popolazione di circa un milione e duecentomila abitanti della nostra Provincia di Brescia, una incidenza nettamente superiore a quella riscontrata in altre aree in Italia ed una sopravvivenza a cinque anni inferiore al 20%. Anche per questi motivi la LILT ha ritenuto opportuno contribuire allo sviluppo di questo studio multicentrico miRHCC che vede coinvolti diversi centri di Chirurgia delle Università di Verona, Roma La Sapienza, San Raffaele e Istituto Tumori di Milano.