Nastro Rosa

Pubblicato il 27 Ottobre 2016
Convegno Il carcinoma mammario nell'era dell'analisi molecolare

Convegno LILT Udine Nastro Rosa del 22 ottobre 2016

“Il carcinoma mammario nell’era dell’analisi molecolare”

Nel mese di ottobre 2016, dedicato in tutta Italia alla prevenzione e lotta al tumore al seno, come ogni anno si è svolto il convegno organizzato dalla LILT di Udine nel palazzo, illuminato di rosa e denominato Loggia di San Giovanni, a corona di piazza della Libertà.

Il Presidente della LILT ing. Giorgio Arpino, in apertura dei lavori, ha fornito una precisa disamina epidemiologica regionale, in parallelo con quella nazionale, ed ha unito il concetto di possibilità sempre più alta di guaribilità con quello di “dovere sociale” della prevenzione, impegno statutario della Onlus organizzatrice.

Il Convegno è stato preceduto da autorevoli note introduttive a partire dall’assessore regionale dott.ssa Sandra Telesca che ha confermato il suo attivo impegno nell’ampliare ed estendere temporalmente lo screening mammario nel Friuli Venezia Giulia. Ha continuato il Sindaco prof. Furio Honsell il quale ha ricordato il continuo impegno di Città Sane delle quali Udine è ed è stata capofila. Sono poi intervenuti l’assessore alla salute e ai servizi sociali della Provincia di Udine, dottoressa Asia Battaglia, e il dottor Giuseppe Napoli, vicepresidente nazionale Federsanità che, ai saluti, ha aggiunto una interessante considerazione sul problema attuale delle vaccinazioni.

La prof.ssa Sandra Dri, vicepresidente LILT Udine e storica madrina e organizzatrice della manifestazione “Nastro Rosa” di Udine, ha illustrato le attività della LILT nei confronti del mondo donna, dalle circa 1200 visite gratuite, delle quali quasi 300 senologiche, ai 1511 colloqui psicologici con pazienti e familiari fatti in Dipartimento e in Day Hospitali; cui si aggiungono le sedute di shiatsu, di musicoterapia e di yoga. Ella ha anche voluto dedicare doverosamente un minuto di raccoglimento per la prematura scomparsa del dott. Piergiorgio Passone, principale artefice dell’attività clinica della LILT di Udine sopramenzionata.

Il titolo del convegno, “il carcinoma mammario nell’era dell’analisi molecolare” è sembrato inizialmente di specifica e difficile lettura, ma è stato subito collocato nella sua reale attualità dal dott. Pierpaolo Janes, moderatore e coordinatore scientifico della giornata. L’innata attrazione non solo della scoperta del macrocosmo, ma anche quella del microcosmo ha spinto l’uomo, da alcune centinaia di anni, a ricercare la scomposizione in particelle sempre più piccole del nostro corpo. Lo scienziato antesignano di questo fu Galileo Galilei nel lontano sedicesimo secolo che dette il via, con le sue scoperte ottiche (prima il telescopio e poi il microscopio) allo studio della cellula fino a giungere, grazie alla tecnologia fisica ed informatica di oggi, alla suddivisione chimica elementare delle nostre “molecole”.

Il prof. Giuseppe Damante, genetista e Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Università di Udine, ha dato inizio alla parte scientifica del convegno con una sorta di lectio magistralis sulla storia del DNA partendo dalla epocale scoperta di Watson e Crick per finire con l’impiego attuale in medicina delle conquiste della genomica. Egli ha ribadito, nell’estensione della sua relazione, la relativa semplificazione nell’analisi molecolare del DNA delle nostre cellule e un relativo abbassamento dei costi dei test genetici. Questo fa intravvedere la reale possibilità attuabile di impiego routinario in sanità.

La dott.ssa Alessandra Viel, biologa molecolare dell’Oncologia Sperimentale del CRO di Aviano ha cominciato a porre in maniera pratica le basi per l’impiego dei test e la più precisa classificazione dei carcinomi mammari nell’ottica di una sempre più mirata possibilità non solo diagnostica ma anche terapeutica.

La prof.ssa Carla di Loreto, anatomopatologa dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, ha sottolineato il veloce passaggio dalla classificazione dei tumori su base descrittiva e morfologica a quella molecolare. Questo ha apportato importantissime suddivisioni dei tumori, in special modo nei confronti di quello mammario, in assoluto la neoplasia più frequente. Tale opportunità ha stabilito una possibilità di personalizzazione della caratterizzazione del tumore, come una sorta di cornice più adatta al tema (come per un quadro) e ha conseguentemente dato la possibilità di più pronte risposte diagnostiche e terapie più efficaci e personalizzate.

La dott.ssa Slobodanca Radovic, anche lei biologa, ricercatrice dell’Istituto di Genomica applicata di Udine è entrata ancora più profondamente nella possibilità di scomposizione della materia biologica fornendo dati sulle complesse ma reali tecniche di lettura del genoma umano sia nella normalità che nella patologia. E’ sembrata quasi una ventata di fantascienza nel mondo del caotico ma al tempo stesso ordinato modellamento e rimodellamento in caso di mutazione del DNA, ma alla fine si è compreso che questa analitica lettura (sequenziamento) dei geni ci porta e porterà a traguardi pratici reali, fino a poco tempo fa considerati solo fantastici. Infine ampio spazio, anche nella discussione, è stato dato all’appassionante relazione del prof. Fabio Puglisi, clinico Oncologo dell’Azienda Sanitaria Integrata di Udine, il quale ha magistralmente interpretato tutti i vantaggi delle informazioni analitiche dei genetisti e biologi. Questi vantaggi si ripercuotono negli aspetti clinici di questo tumore soprattutto per la previsione diagnostica e prognostica e per la personalizzazione delle terapie, da quella chirurgica a quella medica. Tutto questo è anche dovuto ad una mentalità diversa rispetto al passato del mondo oncologico, il quale ingloba con metodo dipartimentale figure professionali diverse divenendo quindi scienza tipicamente multidisciplinare.

La discussione protrattasi per più di 30 minuti ha visto protagoniste tutte le fasce di età che formavano l’uditorio: dall’anziana socia dell’associazione, alla donna di media età ed infine dai giovani con la sorpresa dell’intervento di uno studente maschio che si è dimostrato grandemente sensibile ai problemi del genere femminile.

Semplici e simbolici omaggi sono stati donati alle relatrici e ai relatori da Sandra Dri che ha tratto le conclusioni della giornata in una sala ancora piena di pubblico fortemente interessato e partecipe. Al termine del convegno una rosa per ogni donna intervenuta è stata offerta dal Cav Claudio Ferri, Presidente Onorario della Confcommercio di Udine.

Dott. Pierpaolo Janes
Moderatore e coordinatore scientifico del Convegno

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