Il Comportamento Alimentare Nella Prevenzione Della Malattia Neoplastica

Pubblicato il 28 Marzo 2012

Corso di Formazione sull'alimentazione

“Il comportamento alimentare nella prevenzione della malattia neoplastica”, questo il titolo del primo dei quattro incontri previsti dal corso di formazione “Alimentazione è stile di vita”, organizzato dalla Sezione Provinciale di Campobasso della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) e dall’Associazione Amici dell’Hospice Madre Teresa di Calcutta di Larino. Hanno partecipato all’incontro tanti giovani studenti del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico “San Pardo” Agrario e Geometri di Larino. Dopo i saluti della signora Maria Giovanna Corrente, vicepresidente dell’Associazione Amici dell’Hospice, il dottore Giovanni Fabrizio, Presidente della Sezione Provinciale Lilt di Campobasso, rivolgendosi ai ragazzi con un linguaggio adeguato, ha spiegato come sia importante fare prevenzione primaria già durante l’adolescenza. L’eliminazione dei fattori di rischio, come il fumo di sigaretta, un’alimentazione errata e la mancanza di attività fisica, costituisce già un’arma efficace contro i tumori. L’incidenza dei quali aumenta in misura maggiore in presenza di scorretti stili di vita piuttosto che per cause legate esclusivamente all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. “Ogni anno nel mondo muoiono 4.000.000 di persone a causa del fumo”, ha ribadito il dottore Fabrizio. Un monito per i ragazzi e per gli adulti presenti affinchè si comprenda come sia scientificamente provato che, a causa del fumo di sigaretta, se non si muore per tumore si può morire per altre gravi patologie come quelle cardiovascolari e l’ictus. La dottoressa Carmela Franchella, vicepresidente della Lilt di Campobasso, ha evidenziato la stretta correlazione tra alimentazione e benessere, nonché gli effetti estremamente dannosi legati all’assunzione di alcol da parte dei giovani. Tra gli agenti cancerogeni che rischiamo di ingerire con l’alimentazione, troviamo i nitrati, usati come conservanti e presenti negli insaccati e le ammine eterocicliche presenti nella carne alla brace. La dottoressa Franchella ha aggiunto “Una dieta ricca di grassi e carne bovina influenza l’incidenza dei tumori del colon-retto”. Bisogna, invece, privilegiare l’assunzione di frutta, verdura e pesce, quest’ultimo molto ricco di grassi polinsaturi come gli omega-3. Essenziale è anche il consumo di olio extravergine di oliva, ricco di fenoli e vitamina E. L’intervento si è concluso con alcune simulazioni video che hanno evidenziato i pericoli cui vanno incontro i giovani che sottovalutano gli effetti dell’alcol.