Si chiama NJH395 ed è una promessa dal futuro luminoso nella cura dei tumori. Si tratta di un nuovo farmaco sperimentale in grado di stimolare il sistema immunitario nel combattere e uccidere i tumori dall’interno dell’organismo ospite.
Lo studio che ne parla, pubblicato su Cancer Immunology Research, è ancora alla fase 1 e pone in evidenza le criticità riscontrate nella somministrazione del medicinale, ma sottolinea anche con altrettanta energia la notizia fondamentale: a livello molecolare, il farmaco funziona esattamente come previsto.
NJH395, infatti, è composto da due molecole: un anticorpo che si lega alle proteine superficiali del tumore e un “carico utile” immunostimolante che viene inserito all’interno della neoplasia da parte della prima molecola.
Il carico utile attiva così un recettore che, modificando l’ambiente tumorale, incrementa l’immunità dell’organismo nei confronti del tumore stesso.
Si tratta del primo studio su questa nuova classe di farmaci che sia giunto alla fase di test sugli esseri umani, ma l’efficace combinazione creata dai ricercatori ha già dimostrato la validità di tale meccanismo, che attiva il sistema immunitario per attaccare il tumore ed ucciderlo.
Il farmaco, facendo leva sul sistema immunitario del paziente, è candidato a diventare lo strumento di un nuovo trattamento più duraturo, efficace e meno tossico, della stessa chemioterapia.