Tumore della vescica

Il tumore della vescica, in costante aumento nei Paesi industrializzati, rappresenta circa il 70% delle forme tumorali a carico dell’apparato urinario e oltre il 3% di tutti i tumori.

È più comune tra i 60 e i 70 anni, ed è tre volte più frequente negli uomini che nelle donne.

La sopravvivenza a cinque anni supera, in Italia, il 70% dei casi.

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Fattori di rischio

Fumo di sigaretta, l’esposizione cronica alle amine aromatiche e nitrosamine (frequente nei lavoratori dell’industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio), l’assunzione di farmaci come la ciclofosfamide e l’infezione da parassiti come Bilharzia e Schistosoma haematobium, diffusi in alcuni Paesi del Medio Oriente (Egitto in particolare), infezioni da papillomavirus, calcolosi vescicale.

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Come si previene

Non esistono al momento programmi di screening o metodi di diagnosi precoce scientificamente affidabili.

Occorre quindi mettere in atto misure di prevenzione legate alle abitudini di vita che consistono nell’abolizione del fumo e in una dieta sana ed equilibrata.

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Diagnosi precoce

Esame citologico dell’urina ai primi disturbi della minzione o in caso di ematuria è necessaria ecografia e cistoscopia.

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Segni clinici

I sintomi con cui si può presentare il tumore della vescica sono comuni anche ad altre malattie che colpiscono l’apparato urinario.

Manifestazioni frequenti sono la presenza di sangue nelle urine e la formazione di coaguli, la sensazione di bruciore alla vescica quando si comprime l’addome, la difficoltà e il dolore a urinare, la maggior facilità a contrarre infezioni.

Con la progressione della malattia questi disturbi possono diventare importanti.

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Protocolli diagnostici

Esami ematochimici, esame citologico delle urine, ecografia reno-vescicale, TAC e/o RMN con contrasto, cistoscopia (biopsia).

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Trattamento

Cistectomia parziale o totale, resezione transuretrale, chemioterapia (endovescicale e sistemica) e radioterapia.

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